Nell'aprile dell'anno scorso abbiamo inaugurato la lapide posta
sull'edificio di via Pracchiuso, 83 e che ricorda Teresio Olivelli,
giovane lombardo, alpino e reduce di Russia, che nell'ottobre 1943,
fuggito dal campo di prigionia in Austria, transitò per Udine e fu
accolto dalla famiglia Ariis, che già allora gestiva la farmacia. Gli Ariis, nascosero il giovane per alcune settimane, il tempo
necessario per ottenere i documenti falsi indispensabili per proseguire
il viaggio fino in Lombardia.
Egli fu uno dei capisaldi della Resistenza lombarda, in quanto fu uno
dei promotori e l'anima del giornale clandestino "Il Ribelle" che è
stato una fonte di ispirazione per i resistenti, i "Ribelli per amore"
come egli li definì.Deportato a Hersbruck venne ucciso nel gennaio 1945.
Nel 2018 è stato proclamato Beato.