VASTA ECO PER LA SCOMPARSA DI MONS. DUILIO CORGNALI

Vasta eco ha suscitato in tutto il Friuli la scomparsa, all’Ospedale di Udine, di mons. Duilio Corgnali a seguito del repentino aggravarsi di un male che si era manifestato alcuni mesi fa. Come dice il comunicato dell’Arcidiocesi di Udine “Con la sua scomparsa, la Chiesa udinese e l’intero Friuli perdono un dinamico animatore della vita culturale e sociale, nonché un sacerdote dotato di un instancabile senso di servizio a favore delle sue comunità.”

Nato il 26 marzo 1946 a Manzinello, fu ordinato sacerdote nell’ottobre del 1971. Nel 1972 si trasferì a Roma per un periodo di studi presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino, l’“Angelicum”, dove si laureò nel 1975 con una tesi su San Cromazio d’Aquileia.

Don Corgnali rientrò in Friuli subito dopo il terremoto del 1976 e, fin da subito, si spese in prima persona per la ricostruzione materiale e il recupero culturale delle zone terremotate. Nell’ottobre 1976, all’indomani del secondo sisma, l’arcivescovo mons. Alfredo Battisti lo nominò direttore del CeDI, il Centro di Documentazione Informazione. Da allora Corgnali fu un instancabile promotore della rinascita culturale e sociale del Friuli. La valorizzazione degli strumenti di comunicazione diocesana fu uno dei principali obiettivi della sua attività.

Nel 1978 fu nominato Direttore del settimanale diocesano La Vita Cattolica, ruolo che ricoprì per ben 24 anni, fino al 2002. Dal 1993 al 1998 mons. Duilio Corgnali fu anche presidente della FISC, la Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici. Nel 1993 fu fra i promotori dell'emittente diocesana Radio Spazio 103, con la quale si completarono gli strumenti di comunicazione sociale dell’Arcidiocesi e che proprio Corgnali volle fossero tutti ospitati presso l’edificio di via Treppo 5, a Udine, in cui tutt’ora si trovano. Don Duilio mantenne sempre il proprio impegno pastorale: nel 1980 fu nominato parroco di Sedilis e, nel 2002, di Tarcento, Coia-Sammardenchia e Ciseriis. L’anno successivo divenne parroco a Loneriacco, mentre nel 2021 assunse la guida delle Parrocchie di Collalto e Collerumiz.

Convinto sostenitore delle cause friulane, mons. Duilio Corgnali si spese in prima persona e con grande energia a sostegno dell’approvazione della legge per il riconoscimento statale del friulano quale lingua minoritaria della quale sostenne con forza l’utilizzo nella liturgia. Fu il coordinatore della Commissione interdiocesana per la traduzione del Messale romano in marilenghe.

Don Duilio ha continuato fino a poche settimane fa la collaborazione con La Vita Cattolica con una frizzante rubrica Agâr, (Il Solco) scritta in friulano. Lo ricordiamo con un suo breve testo pubblicato sul settimanale del 16 febbraio 2022 e che abbiamo riproposto, tradotto in italiano, sul numero 53 del 2022 del nostro notiziario.

"Porzus e quei martiri della libertà restano una pagina attuale anche oggi per ricordarci il prezzo della libertà e la responsabilità di custodire questa libertà come patrimonio della comunità, da condividere tutti assieme e da tramandare alle nuove generazioni. Nei confronti di questi martiri abbiamo un dovere enorme di riconoscenza, un esempio da tener conto e da condividere. Loro non hanno pensato solo a salvare se stessi o a fare i propri comodi, ma hanno dato la vita per il bene di tutti. Per questo motivo dobbiamo onorarli e soprattutto seguire il loro esempio".

Dove e quando:
Udine
21 gennaio 2024
mons. Duilio Corgnali (1946-2024)