RIPRENDONO L'ATTIVITA' LA SEDE DELL'APO E DELLA BIBLIOTECA "RENATO DEL DIN"
Riaprono i locali di piazza Primo Maggio dopo la sospensione forzata a causa del Corona Virus
Il Consiglio Direttivo della Associazione ha disposto la ripresa della attività sia della sede sociale sia della Biblioteca "Renato Del Din", seppur con alcune precauzione determinate dalla incertezza che ancora caratterizza la fase della pandemia. Infatti è stato disposto che verrà consentito l'accesso ai locali, disinfestati nei giorni scorsi, solo previa prenotazione telefonica che potrà essere effettuata ai seguenti numeri:
PER LA SEDE SOCIALE 338 7111216 (ROBERTO VOLPETTI) O 335 7093418 (MARIA PIA BADINO)
PER LA BIBLIOTECA 333 6518197 (GUGLIELMO BIASUTTI);
A titolo precauzionale inoltre è stato disposto che le persone presenti nei locali dovranno mantenere il distanziamento di un metro fra una e l'altra, dovranno essere indossate le mascherine e all'ingesso provvedere al lavaggio disinfettante delle mani.
L'Associazione riprende così l'attività dopo la prolungata sospensione dovuta alla emergenza sanitaria conseguente alla pandemia. In realtà anche se non è stato possibile organizzare alcune manifestazioni e cerimonie che pure avevamo previsto nel programma di attività 2020, non è venuto meno il dibattito e l'approfondimento di argomenti legati alla nostra storia: infatti per sopperire alla forzata inattività è stato deciso di far circolare un notiziario cui è stato dato il nome PAI NESTRIS FOGOLARS, riprendendo il motto della Osoppo e il nome del giornale clandestino durante la Resistenza. Sul notiziario abbiamo potuto ricordare le figure straordinarie della Osoppo e di cui ricorreva in queste settimane l'anniversario della morte (Aldo Zamorani, Cecilia Deganutti, Pietro Maset, Renato Del Din, Giuseppe De Monte)., così come il ricordo di fatti importanti come la costituzione del primo reparto osovano, il ricordo dei partigiani fucilati nel carcere di Udine, la ricorrenza del l 25 aprile e il ricordo del 75° anniversario della Liberazione di Trieste (30 aprile) e di Udine (1° maggio).
A giudicare dai commenti e dalle note che sono state inviate ci sembra che l'accoglienza del notiziario sia stata buona: il Consiglio Direttivo valuterà le modalità con cui proseguire la pubblicazione che ad oggi ha visto l'uscita di 13 numeri.
La nostra quindi è un' Associazione viva e attenta alla realtà attuale così difficile, complessa e in continuo e rapido cambiamento: abbiamo la certezza di avere qualcosa da dire e da testimoniare, soprattutto in tempo di ricostruzione come quello che abbiamo ora di fronte ossia la ricostruzione dopo lo tsunami del coronavirus.
Possiamo testimoniare che ogni ricostruzione, a seguito da qualunque evento, richiede pazienza, capacità di ascolto, ma soprattutto "eroismo" una parola andata in forte disuso, ma che ben rappresenta quella necessaria dose di coraggio e di determinazione necessari per uscire dalle difficoltà.
Dove e quando:
26 maggio 2020