Fontanini, «Una verità a lungo nascosta raccontata sulla base delle testimonianze dei protagonisti»
Qui le fotografie della giornataGladio è l’organizzazione segreta di volontari istituita durante la Guerra fredda per fermare, in caso di invasione, gli eserciti del Patto di Varsavia, ma poi a lungo accusata di aver tramato contro il Paese, di avere favorito stragi e attentati. Con tutto il caso politico che scoppiò negli anni ’90. Su questa scottante tematica il libro di Andrea Pannocchia e Franco Tosolini. In un affollatissimo Salone del Consiglio di palazzo Belgrado è stato presentato il libro “Gladio - Storia di finti complotti e di veri patrioti”, evento voluto dalla Provincia e dall’Associazione Partigiani Osoppo. A fare gli onori di casa il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini. «Questo libro – ha affermato – rappresenta un ulteriore tassello di quel nuovo processo nato per rivedere alcuni fatti storici scritti troppo in fretta e iniziato con il giornalista Giampaolo Pansa. Nel caso specifico di Gladio – ha aggiunto – si tratta di una pagina di storia che ha toccato molto da vicino il Friuli che, lo ricordiamo, per la sua posizione geografica, ha rappresentato per molto tempo l’ultimo avamposto dell’Italia verso l’Europa dell’est». Un riferimento poi Fontanini l’ha voluto fare alla prossima festa del 25 aprile. «Alla conquista della libertà e della democrazia in Italia – ha ricordato - si poté arrivare grazie al sacrificio di uomini e donne appartenenti ad un ampio ed eterogeneo schieramento politico. Per cui questa festa deve ricordare la liberazione da un dominio dittatoriale e il ripristino delle regole democratiche rispetto al pluralismo, alla libertà di rappresentanza che si esprime con la possibilità di eleggere i propri rappresentanti, e, in generale, nella libertà delle persone. Il 25 aprile – prosegue Fontanini – deve essere un’occasione per ricordare il percorso che è stato seguito in Italia dopo quella data grazie all’istituzione di regole democratiche che hanno impedito che il nostro Paese potesse entrare in nuovi sistemi totalitari». Cesare Marzona, presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo ha parlato di «affinità elettiva tra l’associazione che presiede e Gladio, un’ideale unione nel segno della salvaguardia delle istituzioni democratiche». Un intenso applauso è stato tributato alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Paola Del Din. Per Giorgio Mathieu (già presidente dell’associazione volontari Stay Behind) “Gladio” ricostruisce la storia dell’omonima organizzazione attraverso la testimonianza di chi vi operò, con l’obiettivo di ripercorrere in modo analitico e documentato la vera storia dell’organizzazione militare che nacque in virtú degli accordi tra la Cia e i servizi segreti dei paesi dell’Alleanza atlantica. Mathieu ha riferito inoltre come, in tanti anni, non sia mai stato chiarito a sufficienza come Stay Behind fosse una struttura costituita in tutte i paesi dell’alleanza atlantica e non della Nato. Ciò per far capire come questi paesi abbiano continuato ad avere un’organizzazione di volontari che mirava a rispondere a un eventuale attacco alla libertà della popolazione, come previsto dal patto Atlantico. A raccontare tutta la storia di Gladio uno degli autori, Franco Tosolini. A seguire l’intervento di Tommaso Piffer che ha ravvisato, nella difficoltà dell’anticomunismo di imporsi come una caratteristica fondamentale dell’identità democratica italiana una delle ragioni della campagna per negare la legittimità democratica della struttura Gladio. La scoperta dell’organizzazione inoltre – ha aggiunto – ha dato corpo alle teorie di quanti, pur senza alcun fondamento documentario, avevano per decenni ricostruito la storia della Repubblica come una lunga serie di complotti e trame antidemocratiche. Dopo che la magistratura ha riconosciuto l’inconsistenza di queste ricostruzioni – ha auspicato in conclusione – sarà compito della ricerca storica, nel momento in cui la documentazione relativa sarà disponibile, ricostruire in tutte le sue sfaccettature questo importante episodio della storia d’Italia. Il libro conta sulla prefazione del presidente emerito Francesco Cossiga «l’unico – è stato affermato unanimemente - che ci difese». Alla presentazione molte le personalità presenti tra cui l’assessore regionale Claudio Violino, gli assessori provinciali Elena Lizzi, Stefano Teghil e Mario Virgili nonché il consigliere Matteo Piasente.
Dove e quando:
Udine, Sala del Consiglio Provinciale, Piazza Patriarcato, 3
22 Aprile 2010