“Ripercorrendo le vicende e le scelte di Pietro Maset “Maso”, capiamo meglio come la Resistenza ed i valori di libertà e democrazia che l’hanno ispirata, abbiano un profondo significato anche oggi: in una fase delicata e complessa della storia dell'Italia repubblicana, segnata dalla crescente frammentazione del tessuto sociale, è un punto di riferimento vitale pensare che dei giovani meno che ventenni, nati e cresciuti durante il fascismo, frastornati dalla sua propaganda, abbiano saputo guardare nella propria coscienza ed abbiano deciso di abbattere la schiavitù, la dittatura, per instaurare la libertà e la democrazia, nel disorientamento generale e nel crollo di ogni riferimento istituzionale.”
Questo uno dei passi della orazione tenuta dal presidente nazionale della FIVL, il prof. Francesco Tessarolo, nel corso della cerimonia commemorativa che si è tenuta a Scomigo di Conegliano, luogo di nascita di Pietro Maset, “Maso” medaglia d’oro al valor militare, rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con i tedeschi il 12 aprile 1945 pochi giorni prima della fine della guerra.
Così ha proseguito Tessarolo: “Leggendo nel profondo della loro coscienza, queste persone seppero capire che c’è un bene comune che vale più del bene del singolo, che prima del dibattito democratico, segnato dall'inevitabile divergenza delle visioni del mondo, occorre presupporre sempre la logica del riconoscimento reciproco, del rispetto della libertà altrui e del pluralismo.”
Il ricordo di Maso, così come quella di molti altri volontari della Libertà, seppur trascorsi settantadue anni, costituisce un insegnamento tutt’ora valido e quanto mai attuale: non sono venuti meno i motivi per un impegno personale per il bene comune, anzi il disagio ed il malessere di questi anni ci indicano che la riscoperta del bene comune è essenziale per mantenere i valori della democrazia, della libertà e dello stesso benessere sociale.
All’intervento del Presidente Tessarolo è seguito quello del sindaco di Conegliano Floriano Zambon il quale ha ricordato il forte legame della comunità coneglianese con la figura di Maso.
Oltre a Pietro Maset è stato ricordato anche Francesco Serena ”Bianco” comandante della Quinta Brigata Osoppo e sepolto nel cimitero di Ogliano.
La cerimonia è stata l’occasione di incontro dei reduci della Quinta Brigata, fra i quali l’ing. Guido Ravenna, “Furio” veneziano di origine e ora residente a Milano al quale è stata consegnata una medaglia commemorativa. Commosso il suo ricordo del comandante Maso. “In un cimitero di guerra in Normandia mi è capitato di leggere scritto su una tomba ebraica questa frase “Eri caro al nostro cuore, ma eri ancora più caro a Dio”. Ecco la stessa frase credo che sia valida anche per Maso, il cui ricordo ancora oggi è caro a tutti noi.”
Roberto Volpetti, ha portato i saluti della Associazione Partigiani Osoppo mentre Giorgio Prati ha portato i saluti della Associazione Volontari della Libertà di Treviso, le due associazioni che hanno organizzato la cerimonia.
Udine, 24 aprile 2017
Associazione Partigiani Osoppo – Friuli