MARZONA RICORDA IL TRAGICO FERRAGOSTO DEL 1944 NEL ROIALE
Comunicato stampa
MARZONA RICORDA IL TRAGICO FERRAGOSTO DEL 1944 NEL ROIALE
Si è svolta oggi al Morena la cerimonia in ricordo di Gian Carlo Marzona (Piero) e Fortunato Delicato (Bologna) i due patrioti della Osoppo fucilati dai tedeschi il 15 agosto del 1944, Aala presenza di numerosi sindaci (Reana del Roiale, Tricesimo, Tavagnacco, Treppo Grande, e altri), del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, della medaglia d’oro Paola Del Din, e di oltre un centinaio di persone, fra i quali molti partigiani osovani.
Molto atteso l’intervento commemorativo del dottor Cesare Marzona, attuale presidente dell’APO e fratello di Gian Carlo: pur indisposto ha inviato un intervento di cui è stata data lettura nel corso della cerimonia.
Marzona ha rievocato quel tragico Ferragosto di settanta due anni fa: nella mattinata un centinaio di tedeschi iniziò un rastrellamento di tutto il Roiale a partire da Ribis verso nord. Furono arrestate oltre 500 persone che furono raccolte nella Piazza della Chiesa di Reana sotto la minaccia di un reparto tedesco con le mitragliatrici.
Nel pomeriggio i prigionieri furono caricati sui camion e pullman fatti arrivare da Udine. La colonna di camion e corriere partì alla volta di Udine indirizzandosi verso il bivio Morena per imboccare la strada statale. Lì la gente reanese vide dai camion la scena dei due cadaveri di Piero e Bologna, fucilati sul posto qualche ora prima, stesi a terra: quella scena, unita al dramma della prospettiva della prigionia o ancora peggio dovette costituire un colpo al cuore e un’ondata di tristezza e di angoscia dovette investire tutti i prigionieri. Essi furono rinchiusi in una caserma di Udine, interrogati e controllati. Una buona parte dei prigionieri fu liberata nei giorni successivi, dopo gli accertamenti, ma alcuni furono deportati nei campi di concentramento e alcuni di questi purtroppo non vi fecero ritorno. E’ documentato l’intervento dell’Arcivescovo mons. Giuseppe Nogara per tentare di scagionare alcune persone sulle quali si addensava il sospetto di collaborazione con i patrioti.
Marzona ha ricordato i valori che spinsero i due osovani al rischio della propria vita e ha affermato in conclusione:”Agli amici della Osoppo dico: siamo fieri di quanto abbiamo fatto durante la Resistenza, siamo fieri di aver tenuto duro in questi anni, siate fieri anche per il futuro. A tutti rivolgo l’augurio di voler imparare da Piero e Bologna e dai tanti che come loro hanno combattuto e sofferto per la loro patria, perché l’Italia ha proprio bisogno di questo: esempi a cui guardare e da cui imparare.”
Udine 15 agosto 2016
Dove e quando:
Udine
15 Agosto 2016