MALGHE DI PORZUS: TERMOPILI DEL FRIULI

Ricorre oggi il 76° anniversario dell'eccidio delle malghe di Porzus

Affidiamo il ricordo di questa triste ricorrenza alle parole scritte da don Emilio de Roja in un documento rimasto fino ad oggi inedito.

 

Porzus: Termopili del Friuli.

Non fu un casuale errore di manovali, bensì dell’intellighenzia, fu una congerie di errori di calcoli; fortunatamente calcoli sbagliati per il bene del nostro Friuli, per l’Italia Nord-Est a fare il massacro di Porzus

1. Errore malcalcolato: pensavano che il manipolo insignificante delle Termopili del Friuli fosse di 23 uomini ed era invece di 24.

2. Pensavano che fossero riusciti a farli fuori, tacere nella morte per raccontare una storiella magari infamante sul loro conto; invece…braccato, nascostosi ferito in un covone osservava non visto la scena dei tre e il trascinamento degli altri: lui portò al mondo la notizia che Caino aveva ucciso Abele: i fratelli avevano ucciso i fratelli e non magari erano morti in una normale imboscata di rastrellamento degli occupanti.

3. Pensavano di essersi resi benemeriti, che anche per il Friuli fosse scoccata la campana, e stesa la coltre del silenzio e dell’oscurantismo di civiltà come per l’Ungheria, la Cecoslovacchia, Ai martiri si rende onore con un pentimento che confessa la verità tutta intera e non l’adombra con semplice “errore”.

Gloria ai martiri delle Termopili del Friuli.

Non è segno di pentimento far battere il petto degli altri, ma il proprio petto. Non è col portare una ghirlanda alle malghe che si riconcilia con loro, ma col confessare a loro tutta la verità dalla quale assurge la loro grandezza e si coltivano i valori che essi propugnavano: italianità di questa terra, libertà, difesa della civiltà greca, latina, cristiana ricevuta dai padri.

 

don Emilio de Roja 

Dove e quando:
malghe di Porzus
7 febbraio 1945 - 7 febbraio 2021
malghe di Porzus