Lutto dell’APO per la scomparsa di Caterina Marzona protagonista della Resistenza Friulana

Comunicato stampa
Qualche giorno fa è deceduta a Torino Caterina Marzona, sorella del presidente della Associazione Partigiani Osoppo Cesare Marzona.
Quella dei Marzona è stata una di quelle famiglie friulane che ha dato molto nel periodo della Resistenza: Caterina, nata nel 1926, assieme ai fratelli Gian Carlo e Cesare ha partecipato intensamente alle drammatiche vicende di quegli anni.
Attorno alla Casa Marzona di Treppo infatti (il padre Nicolò era notaio a Udine, ma la famiglia possedeva una villa a Treppo Piccolo) divenne riferimento per tutta la resistenza osovana della zona e che si era organizzata attorno alla figura di don Ascanio De Luca.
I due fratelli maggiori, Gian Carlo e Cesare si aggregarono alle formazioni dell’Osoppo che operavano nel Friuli Collinare e in montagna, mentre a Caterina (che prese come copertura il nome di “Titi”) assieme ad altre ragazze venne affidato il delicato compito di staffette: a loro venivano consegnati gli ordini da portare ai vari comandi osovani della zona. Erano queste ragazze quindi che in bicicletta partivano da Treppo o da Moruzzo e andavano nella Val Tramontina e nella Val d’Arzino dove erano dislocati i vari reparti della Osoppo.
La famiglia Marzona fu duramente provata nell’agosto del 1944 quando Gian Carlo venne catturato e fucilato dai tedeschi al Bivio Morena a Tricesimo. Caterina nel dopoguerra sposò Sergio Levi, nipote del famoso linguista Graziadio Isaia Ascoli, e manager prima nell’ENI con Enrico Mattei e poi in altre importanti aziende. La coppia, stabilitasi a Torino ha avuto tre figli Alessandro, Andrea e Alvise.
Rimasta vedova da alcuni anni, Caterina Marzona fin quando ha potuto, ritornava in Friuli per alcuni periodi, andando ad abitare l’antica casa dei Marzona a Treppo. Questi rientri erano l’occasione per ricordare gli straordinari momenti che vissero da giovani protagonisti di quella stagione.
Il fratello Cesare Marzona la ricorda con commozione: “Ricordo lei e la nostra cara amica Pia Tacoli, correre in bicicletta, piene di vita e di coraggio sulle strade della Val Tramontina e della Val d’Arzino per il collegamento fra le formazioni osovane e i CLN della pianura.
Verso queste ragazze di allora abbiamo un grande debito per ciò che hanno fatto e per quello che hanno rappresentato soprattutto per gli ideali che hanno vissuto: un grande amore per la libertà che si aggiunge a quello per la famiglia e per la patria.”

Udine, 8 marzo 2017 Associazione Partigiani Osoppo – Friuli
Dove e quando:
Udine
8 Marzo 2017