La storia delle eroiche portatrici carniche che ebbero un ruolo di primo piano nel corso della Prima guerra mondiale, è alla base della rappresentazione teatrale “La Gerla e il Cannone”, scritta dal prof. Dario Balzaretti, che andrà in scena sabato 3 maggio a Paluzza al teatro-cinema Daniel alle ore 16 e ad Artegna, nel teatro Monsignor Lavaroni, alle ore 21, in collaborazione con l’Associazione Partigiani Osoppo, le due amministrazioni comunali e l’Associazione Nazionale Carabinieri di Cervignano.
Lo spettacolo sarà messo in scena dai ragazzi e dalle ragazze del triennio del liceo scientifico “Carlo Alberto” di Novara: 15 tra attori e attrici, 7 tra coristi e coriste, 12 scenografi e scenografe coordinati dai professori Matteo Pozzi, regista, Niccolò Iacometti, scenografo, e delle professoresse Zeljka Zugic e Marina Fiore responsabili del coro.
Lo spettacolo, che ha già riscontrato un significativo successo a Novara, Galliate e Oleggio, sarà accompagnato dal corpo bandistico della Cooperativa Verde-Azzurra di Galliate sotto la direzione della maestra Michela Fassi. La collaborazione tra il liceo “Carlo Alberto” e la Cooperativa Verde Azzurra “Remo Rabellotti” è stata curata dal dirigente scolastico Nicola Fonzo e dal presidente Italo Fonio.
Delle quasi millecinquecento portatrici carniche molte furono ferite o persero la vita durante le missioni di supporto e sostegno ai soldati in trincea. Numerose, tra le 223 portatrici di Timau e Cleulis, furono colpite da cecchini austriaci: Maria Muser Olivotto, ferita nel 1916; Maria Silverio Matiz, ferita nello stesso anno; Rosalia Primis, raggiunta da una fucilata sul monte Faas mentre trasportava munizioni. Maria Plozner Mentil, colpita a morte il 15 febbraio 1916, è diventata il simbolo delle portatrici carniche che l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, insignì nel 1997, a Timau, della Croce di Vittorio Veneto.
Domenica 4 maggio, alle ore 11.30, i 74 ragazzi che partecipano allo spettacolo depositeranno una corona d'alloro al Cimitero degli Eroi di Aquileia.