Ricorre oggi, 22 marzo, l’ottantesimo l'anniversario della morte di due giovani ragazzi appartenenti al Battaglione Guastatori della Brigata Osoppo: il 22 marzo del 1945, a poche settimane dalla fine della guerra morirono a Salandri di Attimis Aldo Zamorani di Udine e Gianni Nicola Castenetto di Tricesimo. Stavano prelevando l’esplosivo che sarebbe dovuto servire per una azione di forza alle Carceri di via Spalato a Udine, dove erano stati incarcerati i comandanti della Osoppo, arrestati dai tedeschi una decina di giorni prima.
L’improvviso scoppio li uccise tutti e due assieme ai due anziani coniugi che erano i proprietari del casolare dove era nascosto il materiale esplosivo. Ad Aldo Zamorani è stata conferita la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
A ottanta anni di distanza l’Associazione ricorda il sacrificio e la testimonianza di questi due giovani brillanti, che sicuramente avrebbero potuto dare il loro importante contributo alla ricostruzione dell’Italia. Così non fu e due famiglie si trovarono nella disperazione a causa della tragica morte dei loro ragazzi.
Conclude il Presidente dell’APO Roberto Volpetti: “L’APO ha tenuto viva la memoria di Aldo e di Gianni Nicola, studenti neppure ventenni, abili a utilizzare gli esplosivi, e che avevano vissuto i drammatici mesi di quella guerra che si stava combattendo e che ormai era giunta quasi alla fine. Li abbiamo ricordati promuovendo qualche anno fa, la intitolazione a Zamorani del nuovo piazzale posto fra via San Rocco e via Gabelli a Udine. Abbiamo poi realizzato il libro “Aldino” di Roberto Tirelli pubblicazione che è stata distribuita, fra l’altro, agli allievi della Scuola Militare Teuliè di Milano, la stessa che aveva frequentato Aldo Zamorani. Vogliamo continuare ancora a ricordare la loro giovinezza spezzata, certi che il loro sacrificio costituisce un valore anche per l’Italia di oggi.”