LA GIORNATA DEL RICORDO: L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA LEGA NAZIONALE AL MONUMENTO DI BASOVIZZA

Come ogni anno la Giornata del Ricordo è stata celebrata al Sacrario di Basovizza, monumento nazionale. Fra gli interventi quello del Presidente della Lega Nazionale Paolo Sardos Albertini il quale ha rievocato le lunghe vicende che hanno portato al riconoscimento della Foiba di Basovizza quale  «Monumento di interesse nazionale».

La firma del decreto era stata del ministro Biasini e si era nell'anno 1980. Era la prima crepa nel «muro del silenzio» su tutta quella tragedia.  Sardos Albertini ha ricordato in particolare la figura dell'on. Giorgio Tombesi che si impegnò a fondo per ottenere il riconoscimento. 

"Il Sacrario di Basovizza - ha proseguito Sardos Albertini nel suo intervento -  quale luogo simbolo di tutte le Cerimonie per il Giorno del Ricordo, per onorare non solo quanti trucidati in questo sito, ma anche gli infoibati nel resto del Carso o i trucidati, con una pietra al collo, nelle acque di Dalmazia." 

"Come ogni anno la Giornata del Ricordo è stata celebrata al Sacrario di Basovizza.  Ma non solo: il 13 luglio 2020 i capi di Stato di Italia e Slovenia sono venuti al Sacrario di Basovizza per rendere comune omaggio alle vittime di quegli eccidi. E' stato un evento storico, perchè quel comune omaggio ha consacrato una verità storica: migliaia di Italiani, decine di migliaia di Sloveni, centinaia di migliaia di Croati, tutti a guerra finita, immolati sull'altare della Rivoluzione comunista. Di tutto questo il Sacrario di Basovizza è ora diventato simbolo e riferimento e, come tale, occasione per ricordare, a tutti e tre i popoli, la comune tragedia. E la consapevolezza di aver vissuto una stessa tragedia può, deve essere momento importante per costruire un comune futuro."

"I tempi della verità e della giustizia - ha concluso Sardos Albertini - possono essere anche molto lunghi. Resta comunque il messaggio di speranza contenuto nella preghiera per gli Infoibati composta da monsignor Antonio Santin, Vescovo di Trieste e Capodistria, ove il Sacrario di Basovizza è definito «un Calvario con il vertice sprofondato nella viscere della terra», una speranza fondata su una certezza: «Beati coloro che hanno fame e sete di Giustizia perchè saranno saziati ... perchè è sempre apparente e transeunte il trionfo dell'iniquità». Affidiamo il realizzarsi della preghiera di mons. Santin all'intercessione dei tre Beati, martiri del Comunismo, l'italiano Francesco Bonifacio, lo sloveno Lojze Grozde, il croato Miroslav Bulesic."

Nel file scaricabile il testo completo dell'intervento di Paolo Sardos Albertini

Dove e quando:
Sacrario di Basovizza
10 febbraio 2023
Paolo Sardos Albertini