L'Osoppo in lutto per la scomparsa di Cesare Marzona

Il 15 Aprile 2018 è scomparso il Presidente dell'APO dott. Cesare Marzona, a quasi 94 anni ancora pienamente partecipe alla vita associativa, pur dalla sua casa di Valvasone.

L’OSOPPO IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DEL PRESIDENTE 

CESARE MARZONA


Nella serata di domenica, inattesa è giunta all’Associazione Partigiani Osoppo la notizia della scomparsa del suo Presidente dott. Cesare Marzona di quasi 94 anni, ma sino a qualche giorno fa pienamente partecipe alla vita associativa, pur dalla sua casa di Valvasone. 

Piero II°, questo il suo nome di battaglia assunto in onore del fratello Giancarlo, Piero, che era stato fucilato dall’occupante tedesco al bivio Morena di Tricesimo, era uno dei pochi partigiani combattenti ancora in vita, uno degli ultimi testimoni della stagione di libertà in cui i fazzoletti verdi furono dei protagonisti.

Cesare Marzona, di famiglia originaria di Venzone che si era poi trasferita a Valvasone, aveva vissuto anche a Udine, frequentando il Liceo “Stellini”, e a Treppo Piccolo, seguendo il padre Nicolò anche nella professione notarile che già aveva esercitato il nonno Carlo.

Dopo la nomina a S. Pietro al Natisone, Cesare Marzona aveva ottenuto la sede notarile di Spilimbergo in cui ha esercitato per 40 anni stimato e apprezzato per la grande capacità professionale e la disponibilità verso tutti.

Nella città aveva conosciuto la moglie Ebe Poli dei conti di Spilimbergo da cui aveva avuto i figli Nicoletta, Elena e Lorenzo.

Di animo nobile e di grande cultura, era ancora studente quando, assieme ai fratelli Giancarlo e Caterina, aveva scelto di resistere contro i nazisti entrando sin dagli inizi nelle prime formazioni dell’Osoppo, salendo con i suoi giovani amici alla casera Palamajor di Clauzetto. 

Gentiluomo di altri tempi, con rare capacità di aperture al nuovo, amante dello sport, ha vissuto l’avventura partigiana con pieno e puro spirito patriottico, alieno da fanatismi e odi. Dopo alcune coraggiose azioni, venne catturato e rinchiuso nel carcere udinese di via Spalato per essere processato dalla SD di via Cairoli assieme ad altri patrioti e quindi subendo la condanna a morte, mai revocata, ma sospesa per l’intervento dell’Arcivescovo di Udine mons. Giuseppe Nogara. 

Riuscì ad aver salva la vita grazie ad un “provvidenziale” attacco di peritonite incorso negli ultimi giorni del conflitto che lo portò d’urgenza all’Ospedale Civile ove, nascosto nel reparto infantile, riuscì a sfuggire alle ricerche dei nazisti in fuga da Udine.

Dopo la guerra ha completato gli studi dedicandosi alla professione notarile, ma mai dimenticando quanti avevano combattuto con lui specie nella Destra Tagliamento ove era rispettato ed amato da tutti i partigiani, di ogni colore, per la sua autorevolezza, la sua tolleranza e la sua fede genuina nella libertà e nella democrazia.

Alla scomparsa nel 2004 dell’amico fraterno Federico Tacoli, con il quale aveva condiviso la lotta, il carcere e la condanna a morte, ne ha raccolto l’eredità di Presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo, più volte poi confermato. 

Sotto la sua presidenza l'Osoppo è cresciuta in presenza nella società, ha rafforzato la sua funzione culturale della memoria, ha raggiunto significativi riconoscimenti come la visita dei Presidenti Cossiga e Napolitano e l’assunzione delle malghe di Porzus a monumento nazionale.

Negli ultimi anni, pur affaticato ed indebolito dall’età, non ha mai smesso di seguire l’attività associativa inviando i suoi consigli e i suoi sempre profondi messaggi ad ogni cerimonia e rimanendo in costante contatto con i collaboratori anche grazie al figlio Lorenzo. 

Da qualche tempo, vista l’età, con l’abituale signorilità ed onestà intellettuale, aveva invitato l’APO ad attivarsi per un passaggio di consegne, come stava avvenendo.

La notizia della sua scomparsa, che addolora tutta l’Associazione, è giunta al termine di una giornata significativa svoltasi a Conegliano in ricordo di Pietro Maset “Maso”, un grande comandante partigiano cui Cesare Marzona era legato per affetto ed ammirazione.

Il Consiglio Direttivo della Associazione ha espresso ai figli Nicoletta, Elena e Lorenzo, che hanno sempre amorevolmente assistito e accompagnato il padre, il dolore e il cordoglio di tutti gli osovani. 

                                                                             Associazione Partigiani Osoppo - Friuli          

Udine, 16 aprile 2018

Dove e quando:
Udine
Lunedì, 16 Aprile 2018