La giornata del 6 luglio rimane scolpita nella memoria della Osoppo come quella in cui trovò la morte Ferdinando Tacoli, giovane partigiano della Osoppo, caduto il 6 luglio 1944, in uno scontro a fuoco con un reparto tedesco, ad Adegliacco, nella piazza della chiesa. Egli si era recato nella fabbrica di scarpe posta a fianco alla chiesa per ritirare una partita di calzature da portare agli osovani in montagna. Aveva preso accordi con il titolare della fabbrica: avrebbe ritirato le scarpe e avrebbe dato il denaro pattuito. La squadra di osovani venuta a prendere le calzature si trovò ad attenderli una squadra di soldati tedeschi: una imboscata vera e propria.
Tacoli fu colpito ma reagì sparando e colpendo vari tedeschi. Sul luogo dove Ferdinando trovò la morte l’APO nel 1994, nel cinquantesimo anniversario, fece collocare una lapide che ricorda il suo sacrificio e dove ci siamo ritrovati nel 2019 in occasione del 75° anniversario per un convegno commemorativo. Proprio in quella occasione emerse un ricordo commovente della figura di Ferdinando grazie a un testimone dello scontro a fuoco, allora ancora bambino. Egli ricordò l’impressione che fece nel paese di Adegliacco la tragica vicenda e ricordò anche un particolare quasi insignificante, ma che la gente del luogo notò: Ferdinando era venuto, assieme ai suoi uomini, a caricare le scarpe, ma il suo corpo riverso per terra, lasciò intravvedere che le sue scarpe erano bucate. Ferdinando proveniva da una famiglia benestante e certo non avrebbe avuto difficoltà a comprare calzature nuove e robuste, ma egli si sentiva di condividere con i suoi uomini le difficoltà della clandestinità.