Intervento alla commemorazione ufficiale dei caduti di Porzus di Roberto Volpetti

Vice presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo

INTERVENTO DI ROBERTO VOLPETTI VICEPRESIDENTE DELL’APO 

Faedis, 7 febbraio 2016 

 

Cari amici, 

porto i saluti dell’Associazione Partigiani Osoppo a nome del Presidente Cesare Marzona: gli acciacchi dell’età non gli consentono di essere presente come vorrebbe. Su a Canebola sentiremo l’intervento che ha preparato per questa occasione.  

Un benvenuto quindi a tutti gli amici qui presenti, ed in particolare al Sindaco di Faedis, Claudio Zani. Due domeniche fa ero da lui di mattina presto, molto più presto di questa mattina, per confermargli l’amicizia e la stima che l’Osoppo ha verso i cittadini di Faedis e il suo sindaco. Siamo certi che ci avete compresi. Grazie Claudio.  

Un saluto a tutte le autorità civili e militari e alle associazioni combattentistiche e d’arma qui rappresentate. 

Un saluto al Prefetto dottor Vittorio Zappalorto che è stato con noi ieri  al Convegno di Udine e che purtroppo oggi è assente per un impegno che né lui ne noi mai avremmo voluto accadesse: il rientro di Giulio al suo paese di Fiumicello. Salutiamo il Questore dottor Claudio Cracovia, gli Assessori regionali Gianni Torrenti e Cristiano Shaurli, i vari esponenti del Consiglio Regionale guidati dal Presidente Franco Iacop. 

Un saluto al presidente del Consiglio Provinciale Fabrizio Pitton in rappresentanza del Presidente Fontanini, in questi giorni all’estero e ai vari amministratori della Provincia presenti. 

Un saluto ai parlamentari presenti e quelli che ci hanno fatto pervenire la loro partecipazione al momento di oggi. 

Un benvenuto al generale Vincenzo Procacci, comandante della Legione Carabinieri del Friuli Venezia Giulia e al colonnello Marco Zearo, comandante Provinciale di Udine, con noi qui a Faedis per la prima volta. 

Un caro saluto al colonnello Stefano Commentucci, comandante provinciale della Guardia di Finanza che da quando è a Udine non manca di essere presente alle nostre cerimonie. 

Un saluto infine ai tanti sindaci qui presenti in rappresentanza dei loro cittadini e agli amici della Federazione italiana volontari della Libertà qui presenti provenienti dal Piemonte, dalla Lombardia e dei tantissimi amici del Veneto.

 

Venerdì e ieri sono state due giornate impegnative: venerdì in cimitero a Udine lo scoprimento della lapide per ricordare Gastone Valente, Enea e poi la proiezione del bellissimo film di Marco Gandolfo dedicato ad Aldo Gastaldi “Bisagno” un eroico partigiano della Liguria. 

E poi il Convegno che abbiamo tenuto ieri in Provincia di Udine e che ha raccolto le storie e le testimonianze delle formazioni partigiane autonome che sorsero in tutte le Regioni occupate dai tedeschi. Una serie di testimonianze di questa incredibile e sconosciuta storia di popolo a cominciare dagli abruzzesi della Brigata Maiella, che furono aggregati all’Armata Polacca del generale Anders e che risalirono l’Italia combattendo fino a Bologna e poi ad Asiago nell’aprile 1945. E poi i toscani di Lucca, i piemontesi di Martini Mauri e della Val d’Ossola e poi le Fiamme Verdi di Brescia, i veneti di Vicenza e Treviso ed infine la nostra Osoppo. Storie incredibili di cui parla oggi il presidente Marini nella sua intervista su un quotidiano locale. 

 

Ci sarebbero tante cose da raccontare di ciò che è emerso in questi giorni, ma questo non è certamente il luogo ed il momento adatto. Vi dico una delle cose che mi ha colpito di più ed è ciò che ci ha raccontato il nostro amico professor Francesco Tessarolo di Vicenza, quando riferiva delle testimonianze di alcuni dei 12.000 partigiani di quella provincia: un gruppo prima di partire per la montagna va a salutare il parroco del paese e quello dice loro: “Andate, fate il vostro dovere, ma vi raccomando non sparate per primi!”. Quei giovani ragazzi dopo la liberazione sono tornati e hanno detto “Abbiamo fatto il nostro dovere, abbiamo sofferto, ma non abbiamo mai sparato per primi”. E qui credo senza aggiungere ulteriori parole sta l’insegnamento di questa grande storia di popolo. 

Concludo salutando tutti gli osovani in particolare quelli che abitano fuori del Friuli, ricordando per tutti i due più lontani: Rinaldo Fabbro e Lionello Cossettini a Sidney. Siamo certi che entro questa sera qualcuno di noi avrà telefonato loro  per dirgli: “Uè a Faedis si son visas di te e ti an ringrasiat”. Mandi Otto e Mandi Nello. 

 

Viva l’Italia, viva l’Osoppo. 

Faedis 7 febbraio 2016 

Dove e quando:
Faedis
7 Febbraio 2016