IL SACRIFICIO DI DUE GIOVANI OSOVANI DEL BATTAGLIONE "VILLA" A SAN GIORGIO DI NOGARO

Il 29 aprile 1945 a San Giorgio di Nogaro furono uccisi due giovani osovani, entrambi originari della Toscana: Livio Conti “Cisco” di Rigutino, frazione del comune di Arezzo ed Enzo Fiumalbi “Tonio” di Pontedera.

Livio era nato a Rigutino il 4 novembre 1925; non sappiamo quali circostanze lo abbiano portato a Torviscosa dove lo ritroviamo, nel 1944, svolgere il servizio di “guardia” presso l’agenzia V della SAICI (Società Anonima Agricola Industriale per la produzione italiana della Cellulosa). Dalla sua scheda personale sappiamo che nel giugno 1944 Livio entrò nella Osoppo, ed in particolare nella 12^ Brigata della 2^ Divisione, prendendo il nome di battaglia di “Cisco”. Il reparto era comandato da Giovanni Ardigò Della Pozza, “Dick” e operava nell’area di Torviscosa, San Giorgio di Nogaro, Malisana e Cervignano del Friuli.

Per poter operare in maniera agile, Dick formò una specie di commando di 9 patrioti, denominati “tubisti”, e di cui facevano parte anche Enzo Fiumalbi e Livio Conti. Dal febbraio 1945 il gruppo assumerà la denominazione di Battaglione “Villa”, dal nome di battaglia del “tubista” Primo De Pol, ucciso in uno scontro con i tedeschi il 15 ottobre 1944.

I “tubisti” ebbero altri scontri con i tedeschi, i più noti sono quello del 24 febbraio 1945 alle Crosere di Latisana e quello durissimo contro le SS germaniche a Titiano (Precenicco), dove il gruppo riuscì a salvare dalla cattura alcuni ex prigionieri alleati. La vita dei “tubisti”, ma si può dire dei reparti della Osoppo, non era facile: oltre alla guerra aperta contro i nazisti ed i repubblichini, dovevano guardarsi dai reparti comunisti del IX Corpus sloveno e dei GAP nostrani, Oltre alle abitazioni private, i combattenti della Osoppo trovavano rifugio anche nelle canoniche delle parrocchie e parecchi sacerdoti, tra cui lo stesso parroco di Torviscosa, don Francesco Pituello. Una delle maggiori attività dei “tubisti” fu quella di disarmare guardie comunali, guardiani privati, carabinieri, al fine di procurare armi ai nuovi arruolati.

La guerra era ormai giunta al suo epilogo: anche se il 25 aprile molte città del Nord Italia erano state liberate, nel Friuli rimanevano parecchi reparti tedeschi. Il 28 aprile ed ancora c’erano in zona 150 SS a Malisana, una ventina di tedeschi e repubblichini in località Rotonda, 100 SS a Porpetto, 50 a Castello, 171 SS spagnole a Planis ed altre 120 SS della Brigata Feldpost. C’erano anche i marinai delle batterie costiere delle Olmarie. Proprio questi ultimi si erano ultimamente arresi ai partigiani e quella resa faceva ben sperare anche per gli altri reparti nemici.

Fu così che “Novello”, il comandante del “Villa” si decise a chiedere la resa ai nazifascisti della Rotonda. Il parroco di Torviscosa, nelle sue Memorie alla data 28 aprile 1945 scrive testualmente: “All’ora convenuta, due partigiani si presentano all’ufficiale tedesco intimando la resa che è rifiutata, per arrendersi al governo alleato. Allora i Patrioti iniziano l’attacco ed hanno la peggio. Due feriti rimangono in mano ai tedeschi”. E alla data 30 aprile continua: “Nel frattempo giunse notizia che i due feriti nell’azione della Rotonda del sabato sera, giacevano uccisi presso il Cimitero di S. Giorgio. Erano i due partigiani della Osoppo: Guido e Cisco. Ci siamo subito occupati che le due salme fossero trasportate nel nostro Camposanto, ed alle ore 14 entravano nella Chiesetta del nostro Cimitero. Il Parroco si recò a visitarli: li riconobbe. Guido era amico di casa e di azione, fu un periodo di tempo nel quale fummo soli a mantenere viva la fiamma della liberazione. Cisco operava ai Casali di sotto assieme a Milano”. Il 3 maggio ci furono i funerali solenni, ben descritti da don Pituello che ne fu il celebrante: “Alle ore 11 dinanzi ad una folla immensa il Parroco celebrò Messa bassa, mentre le note dell’armonium coprivano i molti singhiozzii di parenti colpiti. […] Il trasporto al cimitero è stato solenne. […]. Fiumalbi Enzo – Guido (…) elettricista qui, e qui Partigiano col nome di Tonio. È stato ferito nell’azione della Rotonda del sabato sera 28 Aprile. Trasportato dai tedeschi in ritirata fino a San Giorgio, e presso quel Cimitero venne ucciso dagli stessi nella domenica 29. Conti Livio (…), guardia alla agenzia V°, qui Partigiano e compagno nell’azione della Rotonda, seguì la sorte di Tonio. Il suo nome di battaglia: Cisco”.

Le memorie di don Pituello trovano sostanziale conferma dalla aneddotica partigiana pur divergendo in alcuni particolari: si riferisce infatti che Tonio e Cisco la sera del 28 aprile erano andati dai tedeschi della Rotonda per chiederne la resa, ma fatti prigionieri, la mattina del 29 furono portati al cimitero di San Giorgio e fucilati. Di certo c’è che Livio Conti e il suo amico Fiumalbi furono fucilati dai tedeschi presso il cimitero di San Giorgio. Morti quindi in conseguenza di un’azione partigiana alla quale erano stati comandati.

Dopo un anno dalla tragica fine, il 29 aprile 1946 Livio fu riportato a Rigutino: nel paese che lo aveva visto ragazzino e poi giovane studente, gli fu data solenne sepoltura ed un monumento nel locale cimitero ne ricorda il sacrificio. Anche a Torviscosa nel novembre 1946 è stata posta una lapide che ricorda “Cisco”, “Villa” e “Tonio” mentre il comune di Pontedera ha dedicato a Enzo Fiumalbi una strada cittadina.

Dove e quando:
San Giorgio di Nogaro
29 aprile 1945 - 29 aprile 2023
Enzo Fiumalbi "Tonio" (1923-1945)