E’ mancato nei giorni scorsi a Trieste, il dottor Nicolò Molea, per molti anni direttore delle Attività culturali della Regione. Molea era rimasto orfano da bambino, poiché suo padre Domenico, maresciallo della Guardia di Finanza era stato deportato e ucciso dai titini nel maggio del 1945. Si era laureato in giurisprudenza ed era stato assunto in Regione, divenendo dirigente del Servizio Attività culturali.
In tale veste contribuì in modo determinante all’iter che portò alla approvazione della Legge 68/1981, la prima legge organica regionale nel campo della cultura. Molea si era impegnato a fondo divenendo interlocutore di decine di realtà culturali che operano in Regione. Colpiscono le attività cui Molea era coinvolto e che sono state ricordate sulla stampa in questi giorni: i suoi interessi infatti erano rivolti anche al mondo dello sport (presidente della Libertas e allenatore di pallavolo) e di vari sodalizi culturali triestini (Associazione delle Case d’Europa, Calabresi a Trieste, Irci, Giuliani nel mondo e l’Associazione Orfani di guerra).
Era stato fra i fondatori del Festival Latino americano di Trieste e dell’Alpe Adria. Per decenni ha svolto il compito di barelliere nel treno dell’Unitalsi che ogni anno porta decine di malati a Lourdes.
Negli ultimi anni teneva su Radio Nuova Trieste una trasmissione musicale. Nicolò Molea ha sempre mantenuto un rapporto speciale con la nostra Associazione: proprio due anni fa lo avevamo festeggiato in occasione del decennale di fondazione della Biblioteca “Renato Del Din” che avevamo deciso ai avviare proprio grazie al suo suggerimento. Non aveva mancato poi di donare un cospicuo numero di pubblicazioni della sua biblioteca personale che sono andati a costituire il “Fondo Molea” della nostra Biblioteca.