Ricorre oggi il 62° anniversario della tragica scomparsa di Enrico Mattei, leggendario presidente dell'ENI, ma noi lo ricordiamo innanzitutto come il comandante partigiano che ha strenuamente combattuto per la libertà e la democrazia. Rispettato e stimato anche da Alcide De Gasperi, che ha onorato il Primo Congresso dei Partigiani Cristiani nel quale ha speso parole di gratitudine e di ammirazione. Il Friuli lo ricorda nelle giornate dell'aprile del 1962 quando intervenne alla memorabile adunata dei partigiani autonomi di tutta Italia, e che vide l'apoteosi dei partigiani della Osoppo che si raccolsero attorno a colui che percepivano essere il punto di riferimento dei Fazzoletti Verdi.
Tutti gli italiani hanno un grande debito di riconoscenza verso Enrico Mattei, tanto che a oltre sessanta anni dalla sua scomparsa si è voluto a lui intitolare il Piano per gli aiuti ai Paesi dell'Africa.
Gli anni del proficuo impegno di Mattei erano senz'altro molto diversi da quelli attuali, e certamente alcuni suoi metodi sbrigativi oggi non sarebbero possibili e neppure auspicabili, ma lo spirito che lo spingeva a instaurare contatti e rapporti praticamente con quasi tutti i paesi del mondo, questo sì non può essere dimenticato. Far conoscere il lavoro, l'impegno e la creatività degli italiani, questo era il suo punto di forza e, anche se in termini diversi e aggiornati, deve essere il punto di forza dell'Italia di oggi.