Nella giornata del 18 dicembre ricorre l'80° annniversario dell'impiccagione a Portogruaro di tre partigiani, uno dei quali è un osovano Ampelio Iberati, studente universitario e carabiniere volontario. Ampelio Antonio Iberati era nato il 4 febbraio 1917 a Portogruaro figlio di Arnaldo e Maria Lucia Perisan.
Era il secondo di cinque fratelli: Lucilla, Elide, Benito e Milena.
Nell’anno accademico 1938-39, si iscrisse al primo anno della facoltà di Lingue e Letterature straniere presso l’Istituto superiore di Economia e Commercio di Venezia.
Arruolatosi volontario nell'Arma dei carabinieri a 17 anni, in seguito all'occupazione tedesca dell'Italia settentrionale nel settembre del 1943, aderì alla Osoppo-Friuli.
Catturato dalle SS durante un rastrellamento nel novembre del 1944, fu tenuto prigioniero nel granaio di villa Morassutti a Montebelluna. Dopo settimane di torture, venne impiccato nella piazza di Portogruaro il 18 dicembre 1944.
Il 16 luglio 1947, Gino Luzzatto, rettore dell’Istituto universitario di Economia e Commercio di Venezia, conferì a Ampelio Antonio Iberati la Laurea ad honorem in Lingue e Letterature Straniere.
Ancor prima giunse la medaglia d’argento al valor militare.
La città di Portogruaro gli ha intitolato una via.