IL RICORDO DI ALDO TRAGHETTI “TEO”

Ricorre l’ottantesimo anniversario della morte del dottor Aldo Traghetti “Teo”, medico chirurgo e patriota osovano, ucciso dai cosacchi nei pressi di Artegna il 28 aprile 1945. Nato a Udine il 3 agosto 1917, Aldo è il primogenito della madre Palmira Masotti e del padre Ugo. Le sorelle più giovani sono Renza e Rita. Diplomato nel 1938 al Liceo Scientifico “Giovanni Marinelli”, il giovane si iscrive l’anno successivo alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova. Chiamato alle armi nel febbraio del 1941 nel 9° Reggimento Alpini, è destinato ad Aosta alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo e poi a Bassano del Grappa alla Scuola Allievi Ufficiali di Complemento Alpini. È congedato nel luglio del ’43, con il grado di Sottotenente. Azionista, dopo l’Armistizio e l’occupazione nazista entra a far parte della Resistenza.

Nell’estate del 1944 aderisce alla “Osoppo” nei ranghi della 1° Brigata nel Friuli orientale, continuando a fare la spola con Udine, anche per frequentare le corsie dell’ospedale civile, accanto al prof. Gino Pieri “Quidam”. A marzo del ‘45, Aldo si laurea a Padova. Il 28 aprile è una giornata di pioggia battente e di vento. Lasciato l’ospedale di Gemona in cui presta servizio, “Teo” percorre in bicicletta la Statale Pontebbana assieme ad un corriere che, secondo quanto scritto da Giovanni Angelo Colonnello, è la diciottenne udinese Licia Pagnutti, temeraria staffetta del comando osovano di Porzûs. I due intendono raggiungere la propria Brigata ma incappano in un gruppo di cosacchi in ritirata, appostati in un fosso ai margini della strada. La giovane riesce a salvarsi dalle loro grinfie mentre “Teo” è colpito a morte nel tentativo di sottrarsi alla cattura.

Nel 1974, alla memoria di Aldo Traghetti è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Jurij Cozianin

Dove e quando:
28 aprile 1945 - 28 aprile 2025
Aldo Traghetti (1917-1945)