IL COMMOSSO RICORDO DI CECILIA DEGANUTTI

I familiari della giovane udinese hanno donato alla città di Udine la medaglia oro al valor militare e quella della Croce Rossa
Cecilia come ha sottolineato il cugino Marco Verità che ha curato la pubblicazione, era a tutti gli effetti una ragazza normale, maestra e crocerossina. Dopo l'8 settembre 1943 fu assegnata alla infermeria allestita dalla Croce Rossa presso la Stazione ferroviaria di Udine, e lì Cecilia ebbe modo di vedere la tragedia che stava avvenendo: migliaia di soldati italiani fatti prigionieri e inviati sui carri bestiame in Germania per essere internati nei campi di lavoro. Questa ragazza normale comprese che era il momento della responsabilità e dell'impegno personale, che la portò ad aderire alla rete clandestina della Brigata Osoppo. 
Un destino tragico poi la trascinò nella cattura, il trasferimento alle Carceri del Coroneo e poi la tragica fine alla Risiera di San Sabba. 
"La figura di Cecilia - ha detto l'Arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato - mi ricorda quella di padre Massimiliano Kolbe, il francescano polacco che chiese di prendere il posto di un condannato a morte. Cecilia e padre Kolbe hanno attraversato l'Inferno, ma il loro sacrificio, il sangue versato da loro, il sangue del loro martirio, è la base della rinascita nella pace." 
Importanti anche le parole del sindaco Fontanini: ha ringraziato i familiari che hanno dimostrato un esemplare attaccamento alla città di Udine. Le testimonianze di Cecilia sono una cosa importante. E' vero che la città ha ricordato la sua figura intitolandogli un importante istituto scolastico, ma è importante che continuiamo a ricordare figura come quelle di Cecilia che ci insegnano la dedizione ed il sacrificio. 
Fra i presenti anche la cugina di Cecilia, suora benedettina di clausura: anche lei si chiama Cecilia Deganutti e vive nel monastero benedettino di Santa Cecilia a Roma: "Le mie consorelle sono state contente che fossi presente a questa cerimonia di oggi, che ci ricorda il sacrificio di Cecilia era grande lezione di amore e disponibilità che ancora oggi la sua testimonianza ci insegna."
 
Dove e quando:
Udine
25 ottobre 2020
Un momento della cerimonia