L’APO rende doveroso omaggio ai patrioti Luigi Passerini e Luigi De Zorzi, catturati e fucilati dai tedeschi il 30 aprile 1945 a Udine in Via Podgora, nel luogo in cui una lapide commemora il loro estremo sacrificio per la Libertà.
Nato a Villalta di Fagagna il 22 maggio 1921, Luigi Passerini si arruola volontariamente nella Regia Aeronautica. Frequentate le Scuole Pilotaggio di Fano e Rimini, è promosso Sergente Pilota. L’8 settembre 1943 lo coglie nell’aeroporto di Campoformido presso il 1° Nucleo Addestramento Caccia.
Dalla primavera del ‘44, Luigi diventa il patriota “Angelo”, appartenente al “Gruppo Azzurro Baracca”, costituito a Udine per volontà di decine di avieri fedeli all’Italia e decisi a contribuire alla sua Liberazione dal nazifascismo al motto “E’ bello morire per la Patria”. Agli ordini del comandante, il Tenente Pilota Nicola De Camillo “Pino”, molisano di Agnone (Isernia), i patrioti della formazione autonoma, confluita nella 2° Divisione “Osoppo-Friuli”, agiscono in collaborazione con i Carabinieri Reali del Comando di Via Gemona.
La loro principale e rischiosa attività a beneficio della Resistenza consiste nel mappare la presenza in città dell’occupante nazifascista, raccogliere sistematiche e preziose informazioni sulla dislocazione ed i movimenti delle sue truppe e sull’attività delle sue spie, non rinunciando ai sabotaggi alla ferrovia ed alle linee telefoniche.
Alla vigilia della Liberazione, il “Gruppo Azzurro Baracca” è il primo ad insorgere in città, anticipando i reparti partigiani e gli Alleati che vi entrano il 1° maggio.
Si deve, in particolare, ai suoi uomini il disarmo del presidio della Scuola Specialisti dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana nella caserma “Montegrappa” in Via Gaeta, che costa la vita al patriota frusinate Manfredo Sorge “Alfredo”, spentosi in ospedale a causa delle ferite riportate in combattimento con le SS naziste, accorse a sostegno dei militi fascisti.
In Via Podgora, Luigi Passerini è, invece, accerchiato da una soverchiante pattuglia tedesca, che sorprende i patrioti nei pressi dei rifugi del polisportivo Moretti.
Catturato, il giovane viene immediatamente fucilato assieme all’osovano Luigi De Zorzi “Plinio”, commerciante residente in città, nato a Montecchio Maggiore (Vicenza) il 16 gennaio 1910. Entrambi sono stati onorati con il conferimento della Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla Memoria. Passerini con Decreto Presidenziale del 10 febbraio 1986 quale “fulgido esempio di dedizione alla Patria”, De Zorzi con analogo provvedimento del 18 aprile 1951, che ne encomia “i molto apprezzati servizi resi alle formazioni partigiane operanti in montagna” prima del suo generoso sacrificio per la Liberazione di Udine.
Jurij Cozianin