La comunità di Madrisio di Fagagna ha organizzato Venerdì 26 gennaio un commosso ricordo del concittadino Dino Burelli, classe 1920, morto nel 2008, medico, amministratore pubblico, che nel corso della Guerra di Liberazione fu partigiano della Osoppo.
Venne arrestato nell'agosto del 1944 in quanto aveva dato rifugio ad alcuni aviatori alleati che si erano paracadutati nella zona dopo che il loro aereo era stato colpito dalla contraerea. Fu portato nelle carceri di via Spalato a Udine, e venne condannato a morte. La condanna venne commutato nella deportazione nel campo di concentramento: a metà settembre del 1944 giunse nel campo di Buchenwald e dopo qualche tempo venne trasferito nel campo secondario di Langenstein-Zwieberge.
Riuscito a sopravvivere alle drammatiche condizioni in cui erano tenuti i prigionieri, ha raccontato la sua esperienza di deportato nella pubblicazione "Mamma sto bene, Non mi sono fatto niente realizzata dall'APO nel 2006.
Dino Burelli che nel dopoguerra fu medico prima a Vivaro e poi a Paularo, fu anche consigliere e Assessore provinciale.
Nel corso della serata, organizzata dalla Associazione Genia Odv e dal Comitato "Sot il morar", è stato proiettato il video che ripercorre la testimoniaza di Dino Burelli. Sono intervenuti il figlio Claudio, i sindaci di Fagagna, Daniele Chiarvesio, e di Rive d'Arcano
Gabriele Contardo. Presenti in rappresentanza dell'APO, il presidente Volpetti, con il dott. Edi Colaoni e il dott. Jurij Cozianin.