Giovedì 27 gennaio si è tenuta a Pordenone la cerimonia ufficiale della Giornata della Memoria con la deposizione delle corone al Monumento del Deportato in piazza Maestri del Lavoro e a seguire nella già sede della Provincia ai piedi della Targa commemorativa.
L’amministrazione comunale, per voce del sindaco Alessandro Ciriani, il rappresentante della comunità ebraica del Friuli Venezia Giulia prof. Elio Cabib, il presidente provinciale dell’associazione ex deportati Aned Eliseo Moro e tutte le più alte cariche militari e civili hanno reso onore a quanti, Pordenonesi e Italiani, hanno pagato con la loro vita le persecuzioni nazi fasciste durante la seconda Guerra Mondiale. Per l’APO era presente il Consigliere Gianni Tosini.
«A 77 anni dall’apertura degli ignobili cancelli del lager di Auschwitz –ammonisce il sindaco Ciriani-, abbiamo ancora il dovere di combattere contro un nemico che oggi non spara, non rastrella, non uccide: l’oblio. Un nemico che non possiamo e non dobbiamo sottovalutare mai, per nessun motivo. Il dolore del genocidio ebraico è ancora vivo in noi perché quel male, inferto a donne, uomini e bambini senza colpa, è un male universale, che non potrà mai essere dimenticato».
E’ seguito l’intervento del delegato della comunità ebraica del Friuli Venezia Giulia prof. Elio Cabib, ospite dell’amministrazione comunale il quale ha affermato: “Nei saggi ebraici viene insegnato un principio supremo: “Nella memoria è il segreto della redenzione”. Questo ricordo costante ha reso gli ebrei testimoni eterni dell’umanità, ma il fatto che il popolo ebraico ricordi, non garantisce un futuro migliore per la umanità. Per fare questo, anche il mondo deve ricordare. Imparare dal passato studiando la Storia, ricordare e conservare, sono l’insegnamento che il popolo ebraico ha come precetto per le generazioni di oggi e di domani.”