GIORNATA DELLA MEMORIA/1 - Il ricordo degli Internati Militari nei campi dei concentramento

Nella Giornata della Memoria abbiamo rivolto il nostro pensiero alle centinaia di migliaia di militari italiani che dopo l'8 settembre 1943 furono fatti prigionieri dai tedeschi: le stime sul loro numero variano dai 600 agli 800 mila. Dopo il disarmo, soldati e ufficiali vennero posti davanti alla scelta di continuare a combattere nelle file dell'esercito tedesco o, in caso contrario, essere inviati in campi di detenzione in Germania. Solo il 10 per cento (62.500 uomini) accettò l'arruolamento. Gli altri vennero considerati prigionieri di guerra. In seguito cambiarono status divenendo “internati militari” (per non riconoscere loro le garanzie delle Convenzioni di Ginevra), e infine, dall'autunno del 1944 alla fine della guerra, lavoratori civili, in modo da essere utilizzati come manodopera coatta senza godere delle tutele della Croce Rossa loro spettanti.

Si stima che morirono oltre 40 mila internati (ma alcune stime arrivano a 50 mila morti) per varie cause soprattuto per le malattie causate dalle tragiche condizioni di vita e l'assenza di qualunque cura.

 

Gli Internati Militari Italiani non furono i soli italiani a popolare i campi di concentramento e di lavoro nazisti. La condizione peggiore fu riservata agli 8.564 deportati per motivi razziali (quasi tutti ebrei), che furono condotti a morire ad Auschwitz e di cui solo in piccola parte furono selezionati per il lavoro coatto (ne moriranno 7.555, quasi il 90%). Ad essi si aggiungono almeno altri 23.826 deportati politici italiani i quali non erano condotti direttamente nelle camere a gas, ma erano condannati a morire di sfinimento attraverso le durissime condizioni di lavoro: ne morranno 10.129, circa la metà. Nel dopoguerra anche in Friuli venne costituita la sezione locale della Associazione Ex Internati, che per lunghi anni fu presieduta a Martino Scovacricchi, parlamentare e sottosegretario alla Difesa. Nel 1949 fu realizzato presso il Cimitero di Udine il monumento che ricorda i "fratelli friulani" che sono morti nei campi di detenzione. Quest'anno la Giornata della Memoria ha avuto inizio con una commossa cerimonia alla presenza dell'APO, dell'ANPI, dell'ANED e dell'UNIRR: è stata posta sul monumento agli internati una corona di alloro e i rappresentanti delle Associazioni hanno voluto ricordare il loro esempio con brevi interventi.

Dove e quando:
Udine, Cimitero di San Vito
27 gennaio 2022
Il monumento nel Cimitero di Udine che ricorda gli Internati Militari