GEMONA RICORDA I SUOI CADUTI NELLA RESISTENZA

Quest'anno la tradizionale cerimonia di Ledis non avrà luogo
La pausa forzata però si è trasformata in una importante opportunità in quanto è stato possibile realizzare alcuni lavori di sistemazione, non più rinviabili, e miglioramenti nella Casa Alpina "Brigata Osoppo".

Grazie anche al contributo del Comune di Gemona è stato possibile realizzare il nuovo impianto di illuminazione basato su impianto fotovoltaico che sostituisce  l’esistente illuminazione a gas. L’opera è stata eseguita dalla società Tecnoelettrica Copetti di Gemona. Mentre il rifacimento dell’impianto idrico è stato eseguito dalla società Termoidraulica Turchetti di Gemona.

Un valido supporto logistico, per il trasporto dei materiali in loco, è stato dato dai diversi volontari che credono nel valore della cerimonia che, ogni anno a partire dal 1946, si svolge a Ledis.  Ritornare in questi luoghi, per loro, è rendere onore ai genitori, ricordare i  sacrifici che affrontarono sia in guerra sia in pace. Inoltre è anche onorare la gente di Gemona, che è giustamente orgogliosa della propria città e della propria storia. Perché Gemona seppe affrontare i lunghi anni della guerra e della Resistenza con coraggio e determinazione: in quegli anni venne  fuori una energia positiva che consentì poi di affrontare i difficili anni della ricostruzione del dopo guerra. La stessa energia positiva fu determinante anche per affrontare la drammatica ricostruzione dopo il terremoto del 1976. A conferma di ciò, uno dei primi impegni presi dal gruppo di volontari coordinato da Ezio Bruno Londero fu quello di ricostruire la baita e la chiesetta di Ledis proprio per non dimenticare ciò che aveva significato l’unità e la determinazione che avevano imparato nei giorni della guerra. 
Ora la Casa Alpina "Brigata Osoppo" è ancora più accogliente e la struttura  potrà continuare a mantenere la sua funzione di punto di riferimento per tutti i gemonesi e per gli amici della Osoppo in particolare.

 

Dove e quando:
Gemona del Friuli
28 agosto 2020
Un momento della cerimonia del 2017 davanti alla chiesetta di Ledis