Da qualche anno l'appuntamento conclusivo della Cerimonia udinese del 25 aprile si tiene presso il Tempio Ossario, dove è collocata una targa che ricorda il particolare significato che quel luogo ha rivestito nella Resistenza friulana. Presso il Tempio Ossario venne infatti presa, nella notte di Natale del 1943, la decisione di costituire la Brigata Osoppo.
Nei mesi successivi poi i due cappellani di quella parrocchia, don Albino Perosa e don Giorgio Vale, attivissimi nella Brigata Osoppo, costituirono una rete clandestina formata da decine di persone e che ha aiutato partigiani e soldati alleati, feriti o ammalati. Questi venivano ospitati di nascosto presso le case di parrocchiani fidati e venivano assistiti da alcuni medici che, con la scusa di venire in visita alle famiglie, in realtà curavano gli uomini della resistenza o i soldati alleati. Fu probabilmente la rete di assistenza più importante della città di Udine e non venne mai scoperta.
La cerimonia è stata preceduta da un momento di preghiera tenuto dall'attuale parroco del Tempio Ossario padre Claudio Santangelo cui è seguito un breve intervento del presidente dell'APO che ha ricordato il ruolo svolto dalla rete di assistenza creata nell'ambito della Parrocchia. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Pietro Fontanini, il prefetto Massimo Marchesiello, gli assessori comunali Loris Michelini, Fabrizio Cigolot, Elisabetta Marioni ed il consigliere comunale Gianfranco Della Negra e numerosi soci dell'APO.