DOMENICA 26 SETTEMBRE A PORZUS LA FESTA DEGLI EMIGRANTI

Domenica 26 settembre con inizio alle ore 10:30 si terrà la FESTA DEGLI EMIGRANTI: l'appuntamento èa Porzus, luogo simbolo della Osoppo e del Friuli, ma anche dell'Italia intera e dell'Europa. Luogo simbolo perchè in questo piccolo borgo della montagna friulana si sono concentrati i conflitti che hanno interessato l'Europa nel XX secolo. A Porzus l'Osoppo da oltre venti anni rende omaggio a una generazione che dopo aver combattuto per la democrazia, si è impegnata per la ricostruzione del nostro Paese. Chi ha lavorato sodo nelle proprie borgate, chi invece ha dovuto prendere le vie della emigrazione, quasi sempre facendosi strada nei luoghi dove è giunto. Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un fenomeno inverso, ovvero milioni di uomini e donne provenienti dai più vari continenti che vengono nella nostra Europa a cercare un riscatto che nei propri luoghi di origine non è possibile. Uomini e donne che fanno difficoltà ad inserirsi in un contesto sociale, economico e culturale assai diverso da quello di provenienza. Ma anche il nostro tessuto sociale fa difficoltà ad accoglierli: "Sono tanti, sono troppi, non capiscono la nostra lingua, non capiscono le nostre leggi, a volte sono poco rispettosi, altre volte vivono di sotterfugi quando non di vere e proprie azioni di delinquenza.": sono questi i discorsi che spesso sentiamo dire dalla nostra gente.

Ma negli ultimi anni abbiamo assistito alla esplosione di un altro fenomeno: un numero sempre maggiore dei nostri giovani che appartengono alla generazione di "Erasmus"  prende la strada della emigrazione verso luoghi in cui ritengono di potersi meglio esprimere ed avere successo, luoghi che paiono essere più adatti alla loro mentalità e alla loro formazione, cresciuta di pari passo con il fenomeno della globalizzazione.

Insomma, riassumendo, in questo tormentato tornante della storia, appesantito dalla pandemia, ci troviamo  nella necessità di affrontare contemporaneamente tre fenomeni:

1) rendere omaggio e sostenere la generazione dei padri e delle madri che con duro impegno e fatica ha ricostruito il nostro Paese, donandoci anni di benessere visti poche volte nella storia;

2) l'accoglienza di un numero imponente di persone provenienti dai paesi poveri del mondo in cerca di ospitalità e fortuna, accontentandosi di fare lavori che spesso noi italiani non vogliamo più fare, ma creando seri problemi di inserimento;

3) la crescita esponenziale di giovani italiani che preferiscono lavorare e spesso costruire legami familiari all'estero.

 

Quest'anno abbiamo deciso di dedicare la nostra attenzione a quest'ultimo fenomeno: abbiamo chiesto a Massimo De Liva, autore di un recente studio, di esporci i dati e le caratteristiche del fenomeno migratorio giovanile.

Dove e quando:
Porzus
domenica 26 settembre 2021
10:30