DISPONIBILE FINO AL 26 APRILE IN STREAMING IL FILM SU ALDO GASTALDI “BISAGNO” IL PARTIGIANO AVVIATO ALLA CAUSA DI BEATIFICAZIONE

Fino al 26 aprile sarà possibile la visione del docufilm dedicato ad Aldo Gastaldi, il comandante partigiano Bisagno, per il quale è stato di recente avviato il processo di beatificazione.
L’invito alla visione del docufilm viene dal Circolo genovese a lui dedicato ed è accompagnato da una frase che colpisce per la immediatezza e la semplicità: “La nostra Italia, siamo convinti abbia bisogno più che mai, di uno sguardo così”.
L’accesso alla visione può avvenire tramite link diretto https://vimeo.com/409949942
Link di condivisione evento Facebook: https://www.facebook.com/bisagnofilm/posts/1924502711020711

Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno” nasce a Granarolo (Genova) il 17 settembre 1921 da una famiglia che gli trasmette una solida fede cristiana. L’8 settembre 1943 lo trova ufficiale dell’esercito a Chiavari. Appena saputo dell’Armistizio fa nascondere le armi agli uomini che ha con se, poi li lascia liberi di andarsene. Lui è fra i primi a salire in montagna; forma un nucleo partigiano a Cichero e nel giro di pochi mesi diventa il comandante più amato della Resistenza in Liguria. Bisagno interpreta il ruolo non come potere, ma come servizio. E’ il primo ad esporsi ai pericoli e l’ultimo a mangiare, riserva a se stesso i turni di guardia più pesanti. Si conquista così l’amore e la stima degli uomini e delle popolazioni contadine, senza il cui sostegno la lotta partigiana sarebbe impossibile. Temuto e rispettato anche dai nemici, riesce a far disertare un intero battaglione della divisione Monterosa, che passerà poi fra le file partigiane da lui comandate. Cattolico, apartitico, con un carisma straordinario, si oppone con decisione ad ogni tentativo di politicizzazione della Resistenza tanto da diventare un ostacolo ai piani dei partiti membri del CLN che cercano di ridurne l’influenza. Nei giorni successivi alla Liberazione Bisagno si scaglia più volte contro i regolamenti di conti che insanguinano le strade di Genova. Per garantire la incolumità di alcuni suoi partigiani, ex alpini originari del Veneto e della Lombardia, li riaccompagna personalmente a casa. Muore il 21 maggio 1945 a Desenzano del Garda, dopo aver riconsegnato alle famiglie tutti i suoi uomini. La relazione ufficiale, redatta dal commissario politico della Divisione, parla di una caduta accidentale dal tetto del camion utilizzato per il viaggio; in realtà la dinamica dell’incidente non è mai stata chiarita in modo convincente e molti hanno subito sollevato dubbi sul reale andamento dei fatti. Al funerale a Genova partecipa una folla impressionante. Il docufilm “Bisagno” è stato realizzato dal regista Marco Gandolfo ed è un ritratto a tutto campo basato su testimonianze e documenti inediti. Di recente la Diocesi di Genova ha promosso il processo di beatificazione di Aldo Gastaldi, che ora avrà il suo svolgimento in sede diocesana.
Dove e quando:
Aldo Gastaldi "Bisagno" 1921-1945