commemorazione EMILIO DEL GOBBO Consigliere regionale dal 1964 al 1983



REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

CONSIGLIO REGIONALE

X LEGISLATURA




186^ SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE








INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MAURIZIO FRANZ,

PER COMMEMORARE LA FIGURA DI


EMILIO DEL GOBBO



Consigliere regionale dal 1964 al 1983









Aula consiliare


Mercoledì, 2 marzo 2011



Signor Presidente della Regione, Colleghi consiglieri,


nella notte di domenica, all’età di 83 anni, nella sua casa di Udine, si è spento Emilio Del Gobbo, consigliere regionale, Vice Presidente del Consiglio, Assessore regionale all’Agricoltura, ininterrottamente eletto in questa assise dal 1964 al 1983.


Emilio Del Gobbo era nato a Udine il 10 aprile 1927; ragioniere, impiegato in banca, sindacalista e segretario provinciale CISL bancari, abbraccia gli ideali democristiani sin dalla costituzione del partito nell’Italia repubblicana, credendoci e sostenendoli sino alla fine dei suoi giorni.


Durante il secondo conflitto mondiale, ancora giovanissimo, si schiera tra le fila partigiane dell’Osoppo e in seguito diverrà grande sostenitore della omonima Associazione, impegnandosi, al tempo della sua attività di consigliere regionale, per l’acquisto delle Malghe di Porzûs, luogo simbolo dei valori, dei principi e del sacrificio della Brigata Osovana in Friuli e nell’intero Paese.


Nel 1964, prima legislatura regionale, viene eletto in Consiglio tra le fila della Democrazia Cristiana. Qui resta fino al 1983.


In questi anni ricopre la carica di Vice Presidente del Consiglio e di Assessore all’Agricoltura negli anni dal 1974 al 1980, durante la III e la IV legislatura.



Il suo impegno non si limita però solo alla valorizzazione e al sostegno del settore agricolo regionale, ma soprattutto a tener alto il nome del Friuli in anni in cui il dualismo con Trieste era sicuramente più forte di oggi ed era altrettanto forte la necessità che la terra friulana venisse messa in grado di superare le oggettive difficoltà, soprattutto economiche, che indubbiamente in Friuli c’erano e si facevano sentire più che in altre parti della Regione.


In questo contesto, ci piace ricordare la forza e il vigore con cui intervenne nella seduta del 9 ottobre 1965, per dichiararsi insoddisfatto per la risposta ad un’interpellanza, da lui presentata, anche a nome di altri consiglieri democristiani friulani, per la Facoltà di Medicina a Udine, in quanto la risposta negativa ricevuta “deludeva la grande aspettativa della gente friulana di veder realizzata a Udine la sua Università”. Aspettativa che comunque si realizzò dopo il terremoto del 1976.

Terremoto che lo vide ancora una volta protagonista come Assessore all’Agricoltura per il rilancio di un settore, quello agricolo, che aveva subito gravi contraccolpi dagli eventi sismici e che seppe guidare in una fase di modernizzazione e di rilancio senza precedenti.


Democristiano di razza, aderente alla componente di Forze Nuove, ha sempre dato tutto se stesso alla politica, mettendo a disposizione della collettività la sua intelligenza, il suo grande cuore, la sua sensibilità, anche quando, ritiratosi dalla politica attiva, è stato capace di fornire consigli utili a tutti coloro che lo contattavano.

Ci piace ricordare anche il suo impegno come presidente dell’Associazione provinciale invalidi civili di guerra. Associazione che lo vide protagonista, per far valere i diritti di coloro che, incolpevoli, avevano subito ferite indelebili a causa degli eventi bellici del secondo conflitto mondiale.


Emilio Del Gobbo poteva sembrare un burbero nei modi, ma sicuramente era un uomo dal carattere solare e di una umanità straordinaria, con capacità di sdrammatizzare e soprattutto di trovare sempre la soluzione percorribile ai problemi che gli venivano prospettati.


Conclusosi l’impegno politico in Consiglio Regionale, divenne Presidente dell’ERSA, Ente che, come Assessore, aveva contribuito non poco a far nascere in quanto credeva fermamente nella necessità e opportunità dell’autogoverno del settore agricolo regionale.


Negli anni ’90, durante la mia presidenza della Fiera di Udine, ho avuto modo di apprezzare personalmente le doti, le capacità e soprattutto la concretezza di Emilio Del Gobbo nella sua funzione di membro del CdA della Fiera stessa.


Non possiamo poi dimenticare l’entusiasmo con cui guidò il Ducato dei vini friulani, rimanendo il Duca onorario “Milio l°” anche dopo aver passato ad altri la presidenza di una Associazione che si propone la valorizzazione dei vini e delle ristorazione regionale che egli ha contribuito a far conoscere e crescere, potremmo dire in tutto il mondo.

Schietto, con una oratoria diretta e sonante di un friulano popolare, come erano le sue origini di cui andava giustamente fiero, Emilio Del Gobbo lascia un ricordo indelebile, ma anche un vuoto nelle Istituzioni, negli Enti, nelle Associazioni che lo hanno visto attivo e disinteressato protagonista di una fase della storia del Friuli Venezia Giulia.


Alla famiglia, alla moglie Pierina, ai figli, un forte abbraccio e il cordoglio del Consiglio Regionale e di tutti coloro che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato le doti di pubblico amministratore, ma soprattutto di uomo.

Dove e quando: