CI HA LASCIATO PIERGIORGIO BRESSANI: UN SIGNORE DEL PENSIERO

In un celebre articolo che ormai molti anni fa cercò di raccontare la Democrazia Cristiana in Friuli Piergiorgio Bressani venne descritto come un signore del pensiero. E' stata una descrizione che si confaceva a una personalità politica seria e misurata,di grande cultura,non amante dei riflettori, ma di una innata saggezza e competenza. Anche fisicamente offriva l'idea del democristiano sempre curato nel vestire, sempre attento a controllarsi nei gesti e nelle parole, senza dare molta confidenza a clientele. Di specchiata onestà ha rappresentato il Friuli in Parlamento per sei legislature e il suo curriculum di legislatore è denso di provvedimenti importanti.

Apprezzato forse più a Roma che a Udine ha svolto per lungo tempo il delicato compito di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio il che significa essere stato il "motore"del governo senza apparire, dietro le quinte. Questo stile più unici che raro lo ha appreso dall'esempio del padre Carlo esponente di punta del cattolicesimo politico ed eroe di guerra nella campagna di Grecia, ma anche e soprattutto militando nell'Azione Cattolica, una grande scuola formativa della classe politica che ha fatto uscire il Friuli dalla povertà e lo ha proiettato verso un futuro migliore. La giovane età ed il carattere non gli consentirono di partecipare, come alcuni suoi coetanei, alla resistenza attiva nelle fila dell’Osoppo, ma da studente ne ha profondamente condiviso gli ideali e il sostegno alle attività della resistenza.

Bressani era nato da famiglia originaria di Nimis nel 1929 e aveva intrapreso la via del padre sia nella professione legale sia nella scelta politica democratico cristiana. Era esponente della corrente morotea, il capo carismatico, per questo definito signore del pensiero, colui che arricchiva la politica di contenuti profondi e non si limitava a giochi di potere. Infatti fu sempre apprezzato da tutti anche da quanti non ne condividevano le scelte o le linee operative per la sua coerenza e per non essere banale, ma di una profonda ricchezza interiore. Il suo concepire la politica come servizio e non come proprio tornaconto si è manifestato soprattutto nel momento in cui ebbe a mancare un grande sindaco di Udine come Candolini ed accettò di proseguire il mandato elettorale con il succedergli come primo cittadino, sciogliendo anche la sua riservatezza nell'incontro con gli amministrati. La sua carriera politica si è chiusa in un altro impegno di prestigio quale membro laico del Consiglio superiore della magistratura e poi si è ritirato dalla vita pubblica apparendo per le vie cittadine in solitarie ed indisturbate passeggiate, testimone ormai di una stagione ove era stato parte importante del gestire con coraggio il difficile periodo del terremoto e della ricostruzione.

Se ne va pertanto un altro grande protagonista della storia contemporanea in Friuli, che purtroppo sembra sempre più lontana e dimenticata, soprattutto irripetibile per lo spessore ideale e culturale di personalità come Piergiorgio BressanI

Roberto Tirelli

Dove e quando:
Udine
3 giugno 2022
Piergiorgio Bressani (1929-2022)