CAVASSO NUOVO HA ACCOLTO LA MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE NEL RICORDO DEI CADUTI NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
E’ stata la medaglia d’oro vivente e vivace Paola Del Din ad appuntare nel gonfalone del Comune di Cavasso Nuovo la medaglia d’argento al valor militare assegnata per quanto sofferto dalla popolazione durante il biennio 1943-45 ed in particolare per i 34 caduti metà dei quali fucilati l’11 febbraio 1945 al muro del cimitero di Udine. La cerimonia si è svolta sabato 21 settembre in una mattinata di sole che illuminava le vicine montagne teatro delle azioni partigiane contro i nazifascisti ed ha avuto un prologo al cimitero per un momento di preghiera al sacello si 16 caduti riuniti assieme nel ricordo. Dopo la preghiera del parroco don Claudio è stato reso un omaggio floreale accompagnato dal canto della Coral Risultive di Fontanafredda.
Sulla piazza del Palazzat, antica residenza fortificata dei conti Polcenigo ed ora municipio, la cerimonia è iniziata con l’alza bandiera e la resa degli onori militari da parte di un picchetto d’onore della divisione Ariete di stanza a Maniago, cui è seguita la deposizione di corone al monumento ai caduti.
Successivamente nella sala civica affollata da tante persone ed autorità si sono tenuti i discorsi commemorativi, aperti dal saluto del Sindaco Silvano Romanin che ha sottolineato l’importanza della giornata. Sono seguiti i saluti di Pietro Fontanini, Sindaco di Udine, città medaglia d’oro della lotta di liberazione per tutto il Friuli e gli interventi di Roberto Volpetti presidente dell’Associazione Partigiani Osoppo che ha rievocato gli eventi degli ultimi mesi di guerra, e del Presidente provinciale dell’ANPI di Pordenone avv. Loris Parpinel, che ha voluto sottolineare la necessità di spiegare che la liberazione fu contro nazisti e fascisti.
Applauditissima nel suo intervento è stata la medaglia d’oro Paola Del Din che, pur di origini cadorine, ha dichiarato il suo profondo amore per il Friuli rinnovando il suo impegno a non tacere di fronte a ciò che possa essere contrario alla libertà ed alla ragionevolezza. Il consigliere regionale Emanuele Zanon già sindaco di Cavasso e principale promotore delle pratiche che hanno portato alla concessione della medaglia, ne ha esaminato il significato per il Comune, motivo di ricordo dei caduti e di giusto riconoscimento per le privazioni cui è stata sottoposta la popolazione. L’avv. Longo, figlio del segretario comunale di allora e nello stesso tempo referente del CLN locale, ha tenuto quindi una dotta dissertazione sulla continuità legittima nello Stato nella rappresentanza dei Comitati di liberazione. L’intervento storico ufficiale è stato affidato a Roberto Tirelli il quale ha prima di tutto dato lettura del punto centrale della motivazione che assegna la medaglia d’argento: Cavasso Nuovo “fu teatro di scontri sanguinosi fra formazioni partigiane e soverchianti forze nemiche, subendo numerose devastazioni, privazioni e saccheggi ad opera delle orde nazifasciste. Per dodici mesi la popolazione, pur affrontando ripetuti rastrellamenti e fucilazioni, ebbe la forza di sopportare i lutti e gli orrori derivanti dalle due rappresaglie cui fu soggetta e di sostenere coraggiosamente, con l’apporto di numerosi suoi cittadini e formazioni partigiane che operarono validamente nelle montagne vicine”. Cui segue l’elogio alla popolazione: “esempio di dignità civile e di fierezza collettiva nella lotta di liberazione”.
Ha quindi rievocato gli episodi relativi ai rastrellamenti, ai sequestri, alle incarcerazioni, i caduti in combattimento con tre medaglie d’argento fra essi, i deportati a Mauthausen che non hanno fatto ritorno ed i fucilati di Udine. Ha quindi ricordato gli osovani del “Val Meduna” ed i garibaldini del “Tagliamento” impegnati nell’impari lotta contro l’oppressore. Al termine ha ripercorso l’iter che ha portato alla medaglia iniziato dal già comandante del Val Meduna Romano Della Valentina e proseguito dal figlio Renzo con l’appoggio delle amministrazioni comunali.
Ha chiuso gli interventi il Presidente della FIVL Francesco Tessarolo il quale ha ulteriormente approfondito il significato dell’onorificenza assegnata a Cavasso Nuovo come segno di riconoscenza da parte dello Stato e pegno per la memoria futura.
Alla cerimonia svoltasi in termini semplici hanno partecipato molti sindaci della zona, autorità civili e militari, aderenti alle associazioni combattentistiche e d’arma.