Nei giorni scorsi presso la Caserma Italia di Tarvisio, è stato ricordato il sacrificio dei militi della Guardia alla Frontiera caduti combattendo dopo avere rifiutato la resa alle truppe naziste il 9 settembre del 1943.
La mattina di quella tragica giornata, il reparto era asseragliato in caserma, ma nulla potè contro le soverchianti forze tedesche che, dopo diverse ore di conflitto, a fuoco ebbero la meglio. Sul campo rimasero 26 militi italiani e tutti gli altri, diverse centinaia, fatti prigionieri furono internati nei campi di concentramento. Fu, come ricordiamo con la breve ricostruzione storica curata da Jurij Cozianin, uno dei primissimi atti di ribellione e resistenza alla occupazione tedesca.
La cerimonia fu promossa fin dai primi anni Settanta da alcuni protagonisti di quella tragica giornata fra i quali il tenente Arnaldo Brasa, in seguito sindaco di Gaggio Montano, assieme a Federico Buliani e a Cesare Urbica e che ora è tenuta tenacemente in vita dalla signora Giovanna Maggioni di Tarvizio, patronessa delle Guardie alla Frontiera.
Alla cerimonia erano presenti anche la signora Anna Pia Buliani, figlia di Federico e il cav. Enzo Bertolissi, entrambi soci della Associazione Partigiani Osoppo Friuli.