Nel corso della cerimonia per l’anniversario della Liberazione, a Martignacco in Via Cividina è stato reso omaggio alla memoria dell’osovano Pietro Linzi, il diciannovenne nato a Mereto di Tomba, deceduto per cause accidentali il 5 maggio 1945, mentre presidiava la Villa Deciani, abbandonata dalle truppe occupanti tedesche.
Alla presenza della nipote Donatella Moro, il sindaco Mauro Delendi e Jurij Cozianin in rappresentanza dell’APO hanno deposto le corone d’alloro accanto alla lapide ed alla targa didascalica dedicate al giovane “Popolare”, patriota del Battaglione “Cividale bis”, il reparto operativo nel medio Friuli agli ordini del comandante Terzo Modesti “Brenno”, caduto anch’egli per la Libertà pochi giorni prima, il 18 aprile, nella campagna tra Silvella e Nogaredo di Corno.
Al saluto del sindaco Delendi è seguito l’intervento del dott. Cozianin, che in particolare ha dedicato a “Popolare”, insignito della Croce al Merito di Guerra, la lettura dei versi del canto osovano “Di vuardie”, composto da Arnaldo Fior “Vigj Curtìss” con musica di Felice Cimatti “Galeno”, uno dei molti “canti nella bufera” nati spontaneamente sui monti del Friuli e della Carnia nei duri giorni della lotta per la Libertà in cui, nel cuore dei patrioti, la consapevolezza del dovere conviveva con il desiderio di riabbracciare i propri cari.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre ai numerosi cittadini, l’On. Ferruccio Saro, il Consigliere regionale Massimo Moretuzzo, la Sindaca di Moruzzo Albina Montagnese, il Sindaco di Sedegliano Dino Giacomuzzi, i Carabinieri della stazione di Martignacco, gli agenti della Polizia locale, i volontari della Protezione Civile comunale, i rappresentanti della sezione ANPI e gli Alpini dell’ANA Ceresetto-Torreano.