Il 9 novembre, ricorrenza dell’abbattimento del Muro di Berlino, è stato intitolato “Giorno della Libertà” così come ha previsto una legge del 2005, indicandolo come “evento simbolo per la liberazione dei Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”.
“L’occasione del Giorno della Libertà deve esortare tutti, e in particolare le famiglie, scuole e mass media – ha detto in una nota Roberto Volpetti, presidente dell’APO -, a capire che cosa sia stato il totalitarismo e che cosa lo è ancora. Ci sono tuttora paesi che ospitano campi di concentramento in cui le condizioni di vita sono drammatiche: ci sono ragazzi nati in questi campi, perché figli di reclusi, che non sanno che cosa sia la libertà. Ci sono nazioni dove la leva militare è illimitata: i ragazzi l’iniziano a diciotto anni e sono costretti a restare nelle caserme fino a quaranta; moltissimi ne sono morti e ne muoiono ancora in molte delle tante guerre che sono in atto nel mondo”.
Continua ancora Roberto Volpetti: “Ci sono paesi dove la giustizia non è terza e imparziale, dove la Costituzione è “popolare”, dove abbondano le "cimici" e ovunque c’è qualcuno che riferisce all’ “autorità”; dove tutto è dello Stato, dove grandi risorse vengono sperperate dall’inefficienza e dagli apparati burocratici”.
“L’Associazione Partigiani Osoppo – conclude il suo presidente -, invita a riflettere su questi temi, ad apprezzare il grande valore della libertà che fu conquistata con la Guerra di Liberazione e di cui per quasi otto decenni abbiamo potuto godere i benefici. Invita inoltre a difendere e ad ampliare tutti gli spazi di libera espressione, di partecipazione, di solidarietà di cui disponiamo. Solo così possiamo difendere la libertà tanto faticosamente conquistata”.