75° ANNIVERSARIO DELLA ENTRATA IN VIGORE DELLA COSTITUZIONE

Il 1° gennaio 1948 entrò in vigore la Costituzione Italiana, che era stata approvata nei giorni precedenti dalla Assemblea Costituente, eletta nelle prime libere elezioni dopo il periodo della dittatura fascista.

Fu uno dei passaggi importanti di quell’anno decisivo per le sorti dell’Italia, e fu senz’altro il risultato di un lavoro importante che vide l’impegno di tutte le forze politiche.

Per cogliere la profondità della riuscita sintesi della Carta Costituzionale e cercare di svelarne un po’ il “segreto” ricordiamo le parole con le quali uno dei protagonisti di quelle giornate, Giorgio La Pira, deputato della Democrazia Cristiana, sintetizzò le due concezioni costituzionali e politiche alternative dalle quali si intendeva differenziare la nascente Carta, distinguendone una “atomista, individualista, di tipo occidentale, rousseauiana” e una "statalista, di tipo hegeliano". Secondo i costituenti, riferì La Pira, si pensò di differenziarla nel principio che "per il pieno sviluppo della persona umana, a cui la nostra Costituzione doveva tendere, era necessario non soltanto affermare i diritti individuali, non soltanto affermare i diritti sociali, ma affermare anche l'esistenza dei diritti delle comunità intermedie che vanno dalla famiglia sino alla comunità internazionale".

Dove e quando:
La Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 1947 con la pubblicazione della Costituzione