Il 25 marzo può essere considerato la data di battesimo della Osoppo: come sappiamo la decisione di costituire la Brigata venne presa nelle ultime giornate di dicembre del 1943, ma ci vollero alcune settimane per riuscire a mettere assieme tutte le varie formazioni che erano sorte spontaneamente in varie località del Friuli e per formare i quadri dirigenti della nuova Brigata.
Questo lavorio si concretizzò il 25 marzo del 1944, quando il gruppo partito da Casa Marzona a Treppo Grande giunse a Casera Brovedani in località Palamajor in Comune di Clauzetto dove stabilì la propria base operativa.Questo gruppo armato fu il primo a portare la denominazione di “Osoppo Friuli”.
Così racconta Federico Tacoli nel suo diario "Io c'ero ... e adesso racconto".
"Intanto stava nascendo l'Osoppo. Don Aldo Moretti (Lino), Manlio Cencig (Mario), Candido Grassi (Verdi), don Ascanio De Luca (Aurelio) e altri costituirono la grande formazione cui fu dato il nome del paese della Fortezza, decorato con la medaglia d'oro per la lunga resistenza agli Austriaci durante l'assedio del 1848. Venne deciso che il primo reparto partisse dalle basi di pianura e si dislocasse in montagna verso la fine di marzo. Andai con Pasquale Specogna (Beppino) e con Giancarlo Marzona (Piero), a fare un giro in bicicletta prima a Pielungo e poi a Tramonti, come località segnalate da Verdi, per trovare il posto più adatto come sede operativa per questo primo reparto della Osoppo. Pielungo e Tramonti erano due località facilmente difendibili e da dove si potevano raggiungere tutte le località di montagna, abbastanza agevolmente.
Difatti furono poi sedi del Comando Generale dell'Osoppo di Montagna. A Pielungo facemmo base all'Albergo Marin, che poi rimase sempre un importante punto di riferimento (tutta la famiglia dei titolari era dei nostri). A Pielungo c'era anche il dottor Fedele Guerra che stava costituendo un gruppo locale. A Tramonti c'era Angelo Zatti, chiamato Pirel, che aveva un negozio di alimentari; anch'egli appoggiava la nostra iniziativa con tutta la famiglia Zatti.
Finalmente, il 24 marzo 1944, si partì da Casa Marzona. E da qui comincia veramente la parte militare della lotta di liberazione alla quale ho partecipato."