25 APRILE DI SOLIDARIETA'

Il messaggio del Presidente della FIVL Francesco Tessarolo in occasione della Festa della Liberazione
Si ricorderà a lungo il Settantacinquesimo Anniversario della Liberazione, quest’anno senza cerimonie pubbliche, senza sfilate e discorsi ufficiali. Si ricorderà a lungo perché l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo così duramente ha tolto la patina di superficialità e retorica che ormai nascondeva il vero senso del 25 aprile, un senso fatto di solidarietà, di attenzione per l’altro, per il più indifeso, di primato del bene comune; questo senso morale ed ideale della Festa della Liberazione torna a splendere vedendo il tricolore ai balconi, le persone che si salutano, il civismo diffuso e sinceramente sentito. È una situazione nuova ed imprevista, quella che stiamo affrontando in questi giorni, ma le tante vite perdute, i sacrifici e le riflessioni profonde che essa suscita ci fanno sentire vicini e familiari i volti di coloro che, nel corso degli ultimi venti mesi del Secondo conflitto mondiale, seppero scegliere tra individualismo e solidarietà, tra democrazia e dittatura, tra ragione ed esaltazione fanatica, tra civiltà e barbarie. In questi giorni, uno loro, un partigiano padovano, mi ha scritto per ricordare il 25 aprile di settantacinque anni fa, i molti amici di allora mancati a causa del virus ed i tanti altri di cui non ha più notizie, ed ha aggiunto: “Ma nella mia mente li ricordo sempre e continuo a vederli com’erano allora: giovani pieni di entusiasmo, sempre disponibili e pronti a seguirci in ogni azione, coraggiosi, generosi, ottimisti. Sognavano un’Italia libera e più giusta, un’Europa unita e pacifica e un mondo migliore”. La terribile pandemia che stiamo vivendo ha tolto alle nostre Associazioni tante persone che ci erano care, tanti testimoni preziosi, ma ci ha anche insegnato a non preoccuparci delle cose inessenziali e vuote che prima ingombravano le nostre menti ed i nostri cuori. Per ricordare adeguatamente tutte queste persone e gli ideali che hanno ispirato le loro scelte allora e continuano a rappresentare il nostro punto di riferimento anche oggi, la Federazione Italiana Volontari della Libertà ha aperto una sottoscrizione, che si concluderà nei prossimi giorni, invitando i componenti di Giunta e tutte le nostre ventisei Associazioni a contribuire, nei limiti delle proprie possibilità in questo momento incerto e difficile; il ricavato sarà destinato alla Caritas e al Banco Alimentare, per fare concretamente nostra l’esortazione che papa Francesco ha fatto nei giorni scorsi in piazza San Pietro: “provvedere ora a coloro che hanno fame”, in questa grave situazione economica e alimentare. Il prossimo 25 aprile sia quindi sotto il segno della solidarietà, oggi come settantacinque anni fa.
Dove e quando:
25 aprile 2020