Non è uno degli anniversari più significativi della nostra storia, ma la ricorrenza dei 25 anni della uscita pubblica del film “Porzus” del regista Renzo Martinelli, non può passare senza almeno qualche cenno di commento.
Ricordiamo che il film venne proiettato, fuori concorso, il 31 agosto 1997, nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia.
Le polemiche sul film erano iniziate nel corso del mese di agosto e furono alimentate anche da un duro contenzioso giudiziario in quanto Mario Toffanin, comandante del reparto dei GAP che aveva materialmente eseguito l’eccidio, si oppose alla proiezione del film. Da Capodistria dove viveva, in quanto espatriato per sfuggire alla condanna all’ergastolo, si affidò all’avvocato Livio Bernot il quale fece ricorso chiedendo la sospensione della proiezione “essendo il film contrario alla verità storica e contenente fatti non veri, gravemente lesivi della reputazione e dell' incolumità del mio patrocinato".
Il ricorso non venne accolto e quindi il film venne proiettato il giorno 31 agosto, preceduto da una infinita serie di articoli che continuarono per settimane.
Impossibile ripercorrere tutti gli interventi di quel periodo, ma indubbiamente fu uno scossone che rivelò all’Italia una pagina sconosciuta della sua storia. In realtà il film non trovò spazio nelle sale cinematografiche e solo qualche anno dopo venne riprodotto su video cassetta e venduto come allegato ad un noto settimanale. Di fatto per molti anni fu quasi impossibile vedere il film di Martinelli. Nonostante sia stato prodotto dalla RAI, Porzus venne proiettato dalla Televisione di stato solo nel maggio del 2012, su Rai Movie, alla vigilia della visita a Faedis del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.